Ecco uno dei problemi tipici della nostra era: scoprire un’email falsa e fare in modo che non danneggi la tua attività. Perché i pericoli di questa condizione sono infiniti, e spesso sfociano in un tentativo di truffa. Infatti il phishing si basa proprio su questo: camuffare un messaggio con un falso nome e fare in modo che appaia come inviato da un’istituzione o una grande azienda. Tipo Enel o Amazon.

Questo è un problema per chi lavora con la posta elettronica ma anche per chi usa lo strumento in modo amatoriale, per la comunicazione privata. Ecco, quindi, cosa sapere per contrastare la diffusione delle falsificazioni.

Toni altisonanti dell’email falsa

Il primo parametro da verificare per scoprire un’eventuale email falsa è il tono della comunicazione. Nella maggior parte dei casi lo stile di questi testi è esasperato: non si cerca di far capire esattamente in cosa consiste l’evento.

Nelle email fasulle non si danno riferimenti chiari. Si chiede all’utente di credere fermamente a ciò che viene lasciato nel testo. Senza possibilità di replica o ulteriore accertamento. Questo riguarda sia potenziali vincite che richieste di denaro o minacce relative a tasse, controlli, accertamenti e altro ancora.

mail false

Attenzione alla casella di posta – Fonte Wikipedia

Quindi, prima regola da rispettare per combattere e contrastare le email false: attenzione a chi promette denaro, minaccia sanzioni o annuncia controlli. Chi deve inviare comunicazioni particolarmente delicate lo fa con procedure diverse rispetto alla classica email che non dà la possibilità di approfondire la richiesta.

Da leggere: come sconfiggere lo spam via email

 

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Attenzione all’email di riferimento

Uno dei segnali di allarme dell’email falsificata che rischia di mettere a repentaglio la sicurezza del tuo operato: il dominio di riferimento dell’indirizzo.

Il punto è questo: un address di posta elettronica è composto, partendo da sinistra verso destra, da un nome account, una chiocciola e un dominio.

Che è quello del sito web di riferimento. Chi manda un’email falsa che si spaccia per una comunicazione ufficiale, invece, spesso utilizza dei domini molto simili ma che non corrispondono esattamente a quello giusto. Controlla questo punto ed evita chi cerca di sfruttare il nome delle grandi aziende o delle istituzioni statali.

Cosa ti viene chiesto di fare?

Quando valuti il lavoro da svolgere di fronte a un’email sospetta devi farti qualche domanda in più rispetto alle richieste effettuate. Ad esempio, bisogna stare lontani da tutte le email che ti chiedono dati sensibili.

Sono sempre di più le istituzioni che comunicano online con il cittadino ma il confronto viene svolto attraverso una soluzione sicura: l’app ufficiale.

Questo passaggio è rafforzato da con un sistema di autenticazione a due fattori. Così puoi comunicare i dati personali in completa sicurezza. Chi ti chiede di lasciare numero di conto corrente, carta di credito, documento o qualsiasi altro elemento individuale – in molti casi – sta tentando di chiudere una truffa online.

Come si smaschera un’email falsa? Una delle tecniche più utilizzate è quella che suggerisce di guardare e studiare con estrema attenzione il logo o il nome dell’azienda. Trovi qualche dettaglio fuori posto o una combinazione di lettere non comune? A volte una semplice sbavatura o un naming leggermente diverso è sinonimo di email falsa. Che, ovviamente, devi segnalare come spam.

Attenzione a click e download

Altro aspetto da controllare con estrema cura quando si tenta di individuare email false che puntano verso truffe online più o meno articolate: ci sono dei link da cliccare o file da scaricare? Attenzione a cosa fai leggendo i messaggi.

Perché qui, in queste email, si nascondono minacce. Il motivo lo spiega il sito della Polizia di Stato. Durante i mesi di massima attenzione verso il Coronavirus:

Veniva scoperta un’attività di Phishing che invitava ad aprire un file zip contente documenti excel, che diffondeva un virus di tipo RAT, chiamato Pallax. A seguito dell’inconsapevole click, questo pericoloso virus (…) consentiva agli hacker di assumere il pieno controllo del dispositivo attaccato.

Questa è la realtà dei fatti: nei periodi di grande apprensione e preoccupazione gli hacker hanno approfittato della sensibilità individuale per inviare email false e ottenere dati privati con un software malevolo. Inviato, ovviamente, da un messaggio di posta elettronica contraffatto. Ma ci sono anche delle precauzioni? Segnala senza rispondere in alcun modo. Ed evitando interazioni.

Da leggere: cos’è lo spam, una definizione

Come proteggersi dall’email falsa?

Con un minimo di attenzione. Bisogna sempre verificare cosa si sta leggendo, cliccando e scaricando. Mai fidarsi di chi annuncia grandi vincite o necessità di depositare centinaia di migliaia di euro per colpa di strane leggi sull’eredità. Mai cliccare, mai rispondere e scaricare file, questa è la regola di base da seguire.

Però è anche giusto poter sperare in una condizione di maggior tranquillità, senza dover rimanere per forza con la guardia alta in qualsiasi momento. Soprattutto se si lavora in azienda. Come risolvere questo problema in modo decisivo?

Si può puntare su uno strumento professionale, un antispam come quello che suggeriamo ai nostri clienti basato su intelligenza artificiale per evitare falsi positivi. E affrontare le sfide legate a trojan, phishing e malware che trovano terreno fertile nella comunicazione via email. Prenotati per una prova gratuita subito.

 

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